Il rivoluzionario errante
Di Tommaso Urselli
Con Mario Sala
Regia Alberto Oliva
Scenografia Marco Muzzolon
Musiche originali Ivan Bert
Produzione A.M.A. Factory
con il sostegno di Rosana Rosatti
Liberamente ispirato al libro di Claudio Facchinelli:
Lumpatius Vagabundus. Sulle tracce di Nikolaj Sudzilovskij medico e rivoluzionario
Nel silenzio di un paesaggio tropicale, finalmente solo, un uomo nel suo elegante completo di lino chiaro, colto nel momento di concedersi una tregua e fare i conti con se stesso: è la figura ancora pressoché sconosciuta di Nikolaj Sudzilovskij, medico e rivoluzionario, protagonista di molte battaglie, spesso donchisciottesche, intraprese in quattro continenti. In che anno siamo? Il tempo sembra non esistere in questo luogo in cui, contrappuntate e sollecitate dall’inseparabile pappagallo Polly che si è portato dalle Hawaii, vediamo l’alternarsi delle sue sfaccettate personalità: l’uomo di medicina che oggi definiremmo “democratico”, il politico poco avvezzo a forme di compromesso, il poeta, il filosofo… tutte intente a rievocare eventi, desideri, visioni e fallimenti che spingono il protagonista (dietro cui scorgiamo, in filigrana, l’autore Facchinelli alla ricerca del suo personaggio) verso un ulteriore interrogarsi, ma non certo ad abbandonare la visione utopica che lo ha guidato fin qua. E dicendo forse, tra sé e sé, “ho provato, ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio” (Samuel Beckett).